Remunerazione eccezionale del 3.25% dell’avere di vecchiaia, diminuzione del tasso tecnico dal 2.0% all’1.50% e modifiche al Regolamento di previdenza

07 gennaio 2025

Nell’anno appena trascorso, l’andamento dei mercati finanziari è stato favorevole e il calo dei tassi d’interesse ha concorso a una buona tenuta del comparto immobiliare. L’effetto congiunto di questi fattori ha prodotto una performance positiva degli investimenti della CPdL e in linea con quella del proprio settore di riferimento.

La remunerazione dell’avere di vecchiaia comporta un costo per la Cassa pensioni ed ha quindi un impatto negativo sul grado di copertura; essa viene fissata annualmente dal Consiglio Direttivo tenendo conto dell’evoluzione del piano di rifinanziamento deciso per il raggiungimento della piena copertura degli impegni pensionistici.

Alla luce di questa premessa e in ossequio dell’art. 9 cpv 3 del Regolamento di previdenza, il Consiglio Direttivo ha deciso di applicare per il 2024 una remunerazione del 3.25% agli averi di vecchiaia complessivi (parte LPP e parte sovraobbligatoria) degli assicurati attivi presenti al 31.12.2024. Tuttavia, qualora nei prossimi esercizi, il contributo dei mercati finanziari risultasse inferiore al rendimento atteso della strategia d’investimento, molto difficilmente la CPdL potrà accordare una così eccezionale remunerazione degli averi di vecchiaia.

Così come in passato, per gli assicurati che nel 2025 realizzeranno un evento assicurato (pensionamento o uscita dalla CPdL), il Consiglio Direttivo ha deciso di non applicare alcun interesse. Sui certificati personali che saranno recapitati nei prossimi mesi, gli averi di vecchiaia proiettati al pensionamento saranno conseguentemente calcolati senza interesse per il 2025, mentre dal 2026 alla data di pensionamento, essi risulteranno remunerati con un ipotetico e non garantito, interesse dell'1.50%.

Inoltre, nell’anno appena concluso, l'inflazione in Svizzera si è mantenuta su livelli contenuti e in calo rispetto a quella registrata nel recente passato. Si è pure osservato che per un ragguardevole numero di casi, l’incremento prodotto dalle somme una-tantum versate negli ultimi due anni a tutti i percettori di rendita è stato ampiamente superiore al livello dell’inflazione relativo ad entrambi i periodi. Per il 2024 il Consiglio Direttivo ha quindi deciso di non effettuare interventi a favore delle rendite in corso, confermando tuttavia la massima attenzione all’evoluzione del potere d’acquisto dei propri pensionati.

Il Consiglio Direttivo, sentito anche il parere del Perito in materia di previdenza professionale, ha deciso che, a partire dal 2025, il tasso tecnico passerà dall’attuale 2% all’1.50%, precisando che con quest’ultimo valore sarà chiuso il Bilancio 2024. Tale decisione, centrale per una corretta valutazione degli impegni pensionistici, si è imposta a seguito della progressiva e rapida diminuzione dei tassi d’interesse registrata durante l’anno appena conclusosi e attesa, secondo gli analisti, anche per il prossimo futuro.

Infine, il 1° di gennaio è entrata in vigore una nuova versione del Regolamento di previdenza. Oltre all’introduzione delle rendite flessibili, altre due importanti modifiche miglioreranno ulteriormente l’offerta previdenziale della CPdL. Innanzitutto, sono stati ridotti i contributi ordinari per gli assicurati con meno di 20 anni, che passano dal 2.00% all’1.50% sia per il datore di lavoro sia per lo stesso assicurato. Inoltre, è stata concessa la possibilità di assicurarsi alla CPdL ai Membri degli Organi direttivi degli Enti affiliati, ovvero ai membri dei Consigli di amministrazione, dei Consigli di fondazione e dei Consigli direttivi).

Il testo integrale del nuovo Regolamento di previdenza è scaricabile dal presente sito.