Remunerazione eccezionale del 3% dell’avere di vecchiaia. Riduzione del tasso tecnico.
03 gennaio 2022
Il 2021 è stato un anno positivo per i mercati finanziari e in particolare per il risparmio gestito dalle casse pensioni svizzere. Non fa eccezione la CPdL, per la quale i dati provvisori relativi alla performance del portafoglio finanziario a fine anno risultano essere in linea con quelli del proprio segmento di riferimento. La remunerazione dell’avere di vecchiaia comporta un costo per la cassa pensioni ed ha quindi un impatto negativo sul grado di copertura e pertanto viene fissata annualmente dal Consiglio Direttivo (CD) tenendo conto della stabilità finanziaria di lungo periodo. Alla luce di questa premessa, il CD, in ossequio dell’art. 9 cpv 3 del Regolamento di previdenza, ha deciso di applicare, eccezionalmente per il 2021, una remunerazione del 3% agli averi di vecchiaia degli assicurati attivi presenti al 31.12.2021.
Per gli assicurati che nel 2022 realizzeranno un evento (pensionamento o uscita dalla CPdL), il CD ha deciso di non applicare alcun interesse, così come avvenuto in passato. Sui certificati personali che saranno recapitati nei prossimi mesi, gli averi di vecchiaia proiettati al pensionamento saranno conseguentemente calcolati senza interesse per il 2022, mentre dal 2023 alla data di pensionamento, essi risulteranno remunerati con un ipotetico e non garantito, interesse dell'1.50%.
Ricordiamo che il Consiglio federale ha deciso di lasciare invariato il tasso d’interesse minimo della previdenza professionale all’1.00%.
Vi comunichiamo inoltre che il CD, sentito anche il parere del Perito in materia di previdenza professionale, ha deciso che, a partire dal 2022, il tasso tecnico passerà dall’attuale 1.75% all’1.50%, precisando che con quest’ultimo valore sarà chiuso il Bilancio 2021. Tale decisione, centrale per una corretta valutazione degli impegni pensionistici futuri, contribuirà a rafforzare ulteriormente la stabilità finanziaria di lungo periodo della CPdL.