Rapporto 2023
Assicurati attivi: 3'163
Beneficiari di rendita: 1’667
Somma di bilancio: 863.7 mio
Grado di copertura: 98.4%
Il 2023 ha conosciuto l’acuirsi di crisi internazionali, l’inizio della “terza guerra mondiale combattuta a pezzi”, secondo le parole di Papa Francesco. Alla guerra in Ucraina, scoppiata il 24 febbraio 2022 e tutt’ora in corso, ha fatto seguito l’inizio del conflitto armato nella Striscia di Gaza, con l'aggressione di Hamas al cuore di Israele del 7 ottobre 2023.
La mancanza di accesso all'acqua potabile, al cibo, all'assistenza sanitaria di base, all'istruzione e a un lavoro dignitoso, rimandano inesorabilmente al drammatico aumento dei flussi migratori nel mondo. Nel 2023, sulle coste italiane sono sbarcati oltre 155'000 migranti e più di 2'500 persone hanno perso la vita lungo le rotte del Mediterraneo. Dati allarmanti che impongono, citando ancora il Papa, di comprendere che “le questioni sociali, economiche e di sicurezza sono tutte collegate”.
Il corso dei mercati finanziari durante l’anno è stato influenzato da fattori spesso diversi rispetto a quelli citati sopra. Le guerre in atto, fatto salvo momentanee correzioni, non hanno destabilizzato le quotazioni dei principali listini mondiali e gli operatori, durante tutto l’anno, hanno rivolto la loro attenzione alle decisioni delle banche centrali e ai problemi strutturali di portata globale, come quelli della supply chain mondiale che determina il funzionamento del sistema globale dei trasporti e dell’approvvigionamento energetico. L’estendersi delle tensioni nelle acque del Mar Rosso, luogo di transito di materie prime e forniture energetiche verso l’Europa, rappresenta infatti motivo di instabilità, che potrebbe avere ripercussioni sui prezzi dei prodotti petroliferi e di riflesso su tutti i listini mondiali.
Durante i primi mesi del 2023, la spirale inflattiva scatenatasi nel corso dell’anno precedente sembrava inarrestabile. Dopo una buona partenza, a marzo tutti i listini azionari, in particolare i titoli obbligazionari e i fondi immobiliari quotati, hanno subito pesanti perdite. Durante i mesi successivi sono rimbalzate notizie contradditorie relative a una possibile recessione mondiale e a un conseguente rallentamento di una politica restrittiva da parte delle banche centrali. Il culmine di questo periodo di incertezza e di alta volatilità dei mercati, complice anche lo scoppio del conflitto nella striscia di Gaza, è stato toccato ad ottobre 2023, comportando l’erosione di buona parte degli utili maturati dagli attivi della CPdL da inizio anno.
Nell’ultimo trimestre del 2023, si è assistito ad un calo del costo dell'energia e a prezzi al consumo sostanzialmente stabili; di riflesso, l’arresto della spirale inflattiva che attanagliava le principali economie mondiali ha portato all’annuncio di una minore pressione sui tassi da parte delle principali banche centrali. Nella scia di queste notizie i mercati azionari e obbligazionari hanno beneficato di forti incrementi di valore durante tutto il quarto trimestre 2023. A questo proposito, basta ricordare che, nel periodo citato, la crescita dell’indice azionario mondiale in Dollari statunitensi è stata di oltre l’11%, quasi la metà di quella su base annua.
La ventottesima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, la cosiddetta COP28, si è tenuta negli Emirati Arabi Uniti, il settimo produttore al mondo di petrolio. Nonostante aspetti contraddittori dovuti alla nutrita presenza di grandi produttori di combustibili fossili, la conferenza si è chiusa con un accordo che per molti segna la fine dell’era dei combustibili fossili.
Per la finanza, che secondo la Commissione Europea potrebbe avere il ruolo di “grande facilitatore” per una politica climatica, non sono stati raggiunti i risultati auspicati alla vigilia. La Dichiarazione per un quadro globale di finanza per il clima è stata firmata solo da 13 Paesi, mentre il Loss & Damage fund, ha ricevuto fondi per un totale complessivo di USD 700 milioni. Si tratta di una dotazione insufficiente, in quanto un recente studio dell’European Parliamentary Research Service indica che entro il 2030 i fondi necessari alla riparazione di perdite e danni causati dal cambiamento climatico potrebbero superare USD 300 miliardi all’anno.
Nel suo complesso, per l’esercizio 2023, il rendimento del portafoglio globale, composto per il 66% da attivi finanziari e liquidità e per il 34% da immobili, si attesta al 4.26% che fa segnare un incremento degli attivi di CHF 43.8 milioni. Secondo lo studio di settore pubblicato da UBS nel gennaio 2024, tale risultato è inferiore rispetto a quello delle casse pensioni di analoga dimensione, che registrano un risultato medio del 5.35%.
Infine, grazie alla performance positiva e alla oculata gestione dei rischi e delle attività correnti della CPdL, il grado di copertura si è attestato al 98.4%, in crescita rispetto al 95.3% del 2022.
Le immagini scelte per questo 106° Rapporto di gestione richiamano l’attenzione ai temi della sostenibilità. Un progetto iconografico intitolato “Reiventare il fuoco”, è anche il titolo di uno studio del fisico e ambientalista Amory Bloch Lovins, realizzato con il sostegno di governi, istituzioni internazionali e aziende private di più di sessanta paesi, che delinea un possibile percorso per abbandonare la produzione di energia da fonti fossili e nucleari entro il 2050.
Rapporto 2023